Il Testamento

Se l’ Ospedale Aragona esiste lo dobbiamo alla generosità del Dott. Luciano Aragona per  ricordare il quale trascriviamo i punti salienti del suo testamento scritto, nel giorno dei morti, 2 Novembre 1887 : “ Robecco d’Oglio giorno 2 Novembre dell’anno milleottocentottantasette.  

Io sottoscritto dott. Luciano Aragona, sano di corpo e di mente, trovo che la mia avanzata età lascia presentire l’ora del mio decesso; e per questo mi sono deciso a disporre per atto di mia ultima volontà quanto segue, e cioè lascio il mio fondo denominato Canovetta, posto nei Comuni di San Giovanni in Croce, Martignana Po e Casteldidone, in proprietà ai suddetti Comuni di  San Giovanni in Croce, Martignana Po e Casteldidone, quali Comuni dichiaro Eredi, affinché col reddito di tale  podere Canovetta sia eretto un Ospedale per ricovero e mantenimento e cura degli ammalati poveri dei tre Comuni.

L’edificio dell’Ospedale, e l’Ospedale stesso, sarà posto nel Comune di  San Giovanni in Croce.

Nell’Ospedale non potranno essere ricoverati che malati poveri affetti da malattie così dette Acute, esclusi assolutamente gli ammalati delle malattie Croniche, ed egualmente del tutto esclusi gli ammalati di malattie Contagiose. Ed ogni ammalato non potrà rimanere nell’Ospedale per lo spazio di tempo maggiore di due mesi al più, dopo il qual tempo l’ammalato dovrà essere, senza dilazione espulso.

L’Ospedale porterà il nome del mio ottimo e riverito Padre Giuseppe Aragona.

L’Amministrazione dell’ Ospedale e dei prodotti del fondo Canovetta, sarà tenuta dalla Rappresentanza Legale dei sopradetti Tre Comuni in modo consorziale e collegiale, con pari diritti tra essi Comuni sia per l’Amministrazione come per il numero degli ammalati da ricoverarsi.

Proibisco che il fondo Canovetta sia venduto, alienato ovvero sia cambiata destinazione alla  Opera di Beneficenza Ospitaliera.

….. Omissis ….

Questa disposizione testamentaria, che faccio a favore degli ammalati poveri dei tre accennati Comuni, voglio sia gravata dai seguenti legati di pensioni vitalizie che dovranno essere puntualmente e religiosamente pagate dai detti Comuni quali miei Eredi di San Giovanni in  Croce, Martignana Po e Casteldidone, coi prodotti del fondo Canovetta. “

 

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